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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

L'uomo che siamo

Il Vichingo e il Sadico erano già seduti quando arrivò il Cowboy. Se il Cowboy avesse saputo un minimo di lingua inglese si sarebbe chiamato Gunslinger, invece no, lui era un cowboy, ma con le pistole. Certo. Il Sadico, in penombra, occhi pallati e calotta cranica completamente calva appariva come il Nosferatu. Si stava torturando la pelle attorno alle unghie, perennemente nervoso. Il Vichingo straparlava narrando chissà quale avventura e mimando il gesto di bere da un boccale di birra. Il Cowboy fece il suo ingresso in pieno stile: scostando la porta lentamente, ed entrando adagio, lasciando cigolare gli speroni ad ogni passo. Aria guardinga e infastidita, le mani sotto al poncho preso da Clint Eastwood in persona. Assieme a lui era entrata sabbia dal canyon. Il Vichingo fece cenno all’amico di raggiungerlo al tavolo. <<il Rocker non sarà mai puntuale, sai com’è fatto quello…>> disse sibilando il Sadico. Il Cowboy non diede segno di essersela presa e si sede

La foto

C'è una foto che mi ritrae assieme a degli amici all'imboccatura di una grotta in trentino. E' stata scattata poche settimane fa in un pomeriggio estivo e luminoso; eravamo in una decina, ognuno col suo zaino, col suo sorriso, gli occhiali da sole, la fronte sudata, la grotta dietro di noi... ad un primo sguardo sembrerebbe una foto qualsiasi, ma se si guarda bene alle nostre spalle, in basso c'è una macchia bianca che affiora dal buio della grotta. E' una mano. Se si vede la mano si scorge anche la sagoma di una testa nascosta nell'oscurità che la macchina fotografica non è riuscita a bucare. Nessuno s'è accorto di niente sul momento, ma alcune settimane dopo aver sviluppato il rullino me ne sono accorto rimanendo pietrificato. La mano è aggrappata ad una pietra, rasente al pavimento. Mi chiedo come sia potuto succedere che nessuno di noi si sia accorto di avere qualcuno alle spalle. Effettivamente avevamo tutti un sentore sinistro nell'addentrarci ne