L'uomo che siamo
Il Vichingo e il Sadico erano già seduti quando arrivò il Cowboy. Se il Cowboy avesse saputo un minimo di lingua inglese si sarebbe chiamato Gunslinger, invece no, lui era un cowboy, ma con le pistole. Certo. Il Sadico, in penombra, occhi pallati e calotta cranica completamente calva appariva come il Nosferatu. Si stava torturando la pelle attorno alle unghie, perennemente nervoso. Il Vichingo straparlava narrando chissà quale avventura e mimando il gesto di bere da un boccale di birra. Il Cowboy fece il suo ingresso in pieno stile: scostando la porta lentamente, ed entrando adagio, lasciando cigolare gli speroni ad ogni passo. Aria guardinga e infastidita, le mani sotto al poncho preso da Clint Eastwood in persona. Assieme a lui era entrata sabbia dal canyon. Il Vichingo fece cenno all’amico di raggiungerlo al tavolo. <<il Rocker non sarà mai puntuale, sai com’è fatto quello…>> disse sibilando il Sadico. Il Cowboy non diede segno di essersela presa e si sede...